Essere soddisfatti e realizzare i propri sogni è la massima aspirazione di tutti noi. Spesso le nostre aspirazioni possono apparirci troppo grandi o troppo lontane. E siamo portati a credere che essere felici sia una fortuna per pochi. Ma sbagliamo: la felicità e la realizzazione si ottengono mettendoci in gioco. È vero, non possiamo dominare tutto quel che ci accade. Tuttavia, abbiamo il pieno controllo di molti aspetti della nostra vita, anche se non ce ne rendiamo conto.
Il primo passo è capire che avere una vita gratificante dipende solo da noi stessi. Lucia Giovannini in Il permesso di essere felice ci rivela una grande verità: spesso i primi a impedirci di stare bene siamo proprio noi stessi. Iniziamo, così, un percorso di esplorazione delle nostre emozioni e accediamo a quelle parti di noi dove l’autorizzazione alla felicità è rimasta bloccata. Così scioglieremo antichi nodi e ci scopriremo liberi di vivere una vita piena.
Anche Daniel Lumera sostiene che la nostra mente svolge un ruolo da protagonista nella realizzazione personale. Con il suo libro L’arte di far succedere le cose, indaghiamo le nostre esigenze e, attraverso tecniche innovative, interveniamo sui meccanismi inconsci che guidano la volontà. Scopriremo, così, come rendere realizzabile quel che desideriamo davvero.
A volte stentiamo a crederlo, ma abbiamo un grande potere nell’imprimere una direzione al nostro destino. L’imprenditrice americana Marie Forleo, nel suo A tutto c’è una soluzione, ci insegna che è possibile raggiungere qualunque obiettivo e risolvere qualsiasi problema. L’unico modo di riuscirci, però, è non permettere alla paura di fallire, alle difficoltà e all’ansia da prestazione di ostacolarci, paralizzandoci. Se faremo nostre queste convinzioni, potremo rivoluzionare la nostra vita.
Credendoci fino in fondo e con coraggio, l’impossibile può, dunque, divenire realtà. Lo dimostra l’imprenditore Enzo Muscia, che in Tutto per tutto racconta l’incredibile storia di cambiamento e di fiducia che lo ha portato a rilevare l’azienda da cui era stato licenziato e ad assumere i suoi ex colleghi (una vicenda di cronaca che ha anche ispirato la fiction RAI Il mondo sulle spalle).
Quello della realizzazione personale è un percorso che non può non coinvolgere l’aspetto professionale. Le persone, racconta Vishen Lakhiani, fondatore di Mindvalley, nel bestseller Il Buddha e lo sfrontato, trascorrono la maggior parte delle loro ore di veglia al lavoro. E per gran parte del tempo sono infelici. Ma le cose non devono andare necessariamente così. C’è uno speciale equilibrio tra coerenza coi propri ideali e innovazione che può farci percepire vita e lavoro in modo differente, rendendo più facile raggiungere i nostri obiettivi.
