Matt Damon e la crisi idrica globale: la star e l’ingegnere creano ong per portare l’acqua ai villaggi

Se permette, parliamo di acqua. Mettetevi pure comodi e seduti, perché sarà come stare al cinema.
7 Novembre 2022

Previsioni nefaste e proposte concrete

Nessun sogno in queste pagine. Solo progetti, imprese, successi, sconfitte e ripensamenti. Non è un film di fantascienza ma una storia di cuore, finanza e tecnologie. Sia Damon, sia White raccontano le cose così come stanno: «Secondo le migliori stime odierne, per risolvere la crisi idrica occorrerebbero 114 miliardi di dollari all’anno per dieci anni. Attualmente, l’assistenza allo sviluppo destinata all’acqua e ai servizi igienico-sanitari ammonta a poco più di 28,4 miliardi di dollari all’anno. Il che significa che nel prossimo decennio saremo sotto di mezzo trilione di dollari». D’accordo, allora, tanto vale cambiare sala e assistere a un altro film. Ma sarebbe una mossa sbagliata. Perché questa “non pellicola” è soprattutto una storia di determinazione e amicizia («Ma non ditelo a Ben Affleck», scrive con ironia Damon a un certo punto del libro) che ha cambiato la vita a più di un milione di persone. Semplicemente viaggiando.

Leggi l’articolo completo su Pianeta 2030 del Corriere della Sera

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