Torno ai rituali silenziosi. Idratazione. Yoga. Stretching. Respirazione profonda. Una meditazione calma e concentrata. Parlo a me stessa, molto lentamente. Inspiro con una sillaba, espiro con la successiva, infondendo nel mio cervello i dettami di questa impresa forse impossibile, questa impresa che guida la mia forza vitale:
Prenditi ogni minuto, uno alla volta. Non lasciarti ingannare da un mare perfetto in nessun momento. Accetta e affronta qualsiasi circostanza ti si presenti. Sii al massimo delle tue possibilità, dando il meglio di te. Tira fuori il tuo coraggio, la tua vera grinta. Quando il corpo si indebolisce, non lasciare che si insinui la negatività della disperazione. Lasciare che le particelle di negatività si insinuino porta alla sindrome del vaso di Pandora. Non puoi fermare i dubbi una volta che permetti loro di insinuarsi nel tuo cervello stanco e indebolito. Devi imporre la tua volontà. Definiscila subito. Non lasciare che nulla la penetri o la paralizzi.
Immagino di indossare un casco di titanio prima della prima bracciata. Questa è la mia volontà. Questa forza d’animo non può essere indebolita. Dopo i nostri due fallimenti, pensiamo di conoscere tutti i possibili ostacoli che possono presentarsi durante il viaggio, ma in realtà là fuori c’è una natura selvaggia, vasta e insondabilmente potente. Questo è il monte Everest dei nuotatori, la grande impresa epica oceanica del nostro pianeta blu. Non è mai stata compiuta. I nuotatori più forti si sono cimentati nell’attraversare questo oceano fin dal 1950. Nessuno è mai riuscito a farcela da solo.
Home > Una storia di coraggio e determinazione > Pagina 2
Nadia Nyad
Una storia di coraggio e determinazione
La vera vittoria non sta nel traguardo, ma nella capacità di rialzarsi dopo ogni caduta