Sai Baba aveva insegnato a tutti di gioire, di sorridere sempre e in qualunque circostanza, per onorare l’Atma, la nostra divinità interiore. Durante i suoi discorsi, per anni aveva ripetuto di non attaccarci al corpo e alla forma, ma di aspirare al “senza forma”, all’origine di tutte le cose. Una delle frasi che ripeteva spesso, durante i suoi Darshan, era: “Be happy, be happy, be happy.” Ripeteva per tre volte “Sii felice” per ricordarci di essere felici nella mente, nel corpo e nello spirito. Sentivo che la risata mi permetteva di realizzare la mia felicità, senza dover aspettare i momenti fortunati per essere felice. Questa pratica era entrata nella mia vita per un motivo ben preciso: ero certo che il mio Maestro spirituale avrebbe benedetto la mia idea di condividere, con quante più persone possibili, l’essenza della risata interiore. Un giorno incontrai nell’Ashram una persona che mi era stata presentata da alcuni amici comuni. Aveva saputo che desideravo aprire il Gruppo di risata. “Ho saputo che sei diventato insegnante di Risata terapeutica e che stai cercando un luogo dove poter tenere i tuoi incontri”, mi disse.
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Richard Romagnoli
Risata incondizionata
Inizia la giornata con un sorriso e terminala con un sorriso. Questo ti ricorderà che qualunque cosa sperimenterai durante la giornata potrà essere trasformata dal tuo sorriso.