Ve lo spiego con un esempio tratto da una ricerca condotta da due brillanti studiosi, Amos Tversky e Daniel Kahneman. Supponiamo che oggi abbiate due spese da fare: acquistare una penna e un abito nuovi. In un negozio di cancelleria trovate una bella penna a venticinque dollari. State per comprarla quando vi ricordate che la stessa penna è in vendita a diciotto dollari in un negozio distante un quarto d’ora a piedi. Che cosa fate? Decidete di farvi una camminata di quindici minuti per risparmiare sette dollari? La maggior parte delle persone poste di fronte a questo dilemma risponderebbe sì. Ora eccovi alla seconda spesa: comprare l’abito che vi serve per il lavoro. Trovate un completo gessato a 455 dollari e decidete di prenderlo, ma un altro cliente vi sussurra all’orecchio che lo stesso identico abito, in un negozio distante un quarto d’ora a piedi, è in vetrina a 448 dollari. Ci andreste, nell’altro negozio? In questo caso, la maggior parte delle persone direbbe di no. Allora, un quarto d’ora del vostro tempo li vale questi sette dollari o no? In realtà, ovviamente, sette dollari sono sette dollari, indipendentemente da come li contate.
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Dan Ariely
La verità sulla relatività
Possiamo controllare il nostro modo di considerare le cose, modificando la prospettiva.