Lo stesso discorso vale per il vocabolario legato alla metafora del viaggio. Se io scrivo che in questo percorso affronteremo passo dopo passo tutte le tappe che vanno toccate per diventare esperti di intelligenza linguistica e mettere a frutto le cose che state imparando, voi leggete “percorso”; “passo dopo passo”, “tappe”, “mettere a frutto” e “toccate”, così che oltre a pensare al viaggio pensate anche a “contatto” e “natura”. Piuttosto semplice, se conoscete le regole del gioco. A frasi ispirate al vocabolario metaforico “natura” e “viaggio” aggiungete poi tutto quello che riguarda il contatto, la vicinanza, il caldo, tre grandi aree tematiche che hanno il potere linguistico di stemperare gli effetti deleteri di vetri, distanze e mascherine: vi sono vicino in questa fase del percorso, restiamo in contatto, vi porgo il mio caloroso benvenuto, prendiamo in mano la situazione, abbracciamo nuove idee, tocchiamo con mano la qualità di questo prodotto, uniamo le forze, scaldiamo gli animi e chi più ne ha più ne metta. L’idea è disseminare di queste parole qualsiasi terreno fertile: dai post social ai messaggi in chat, dalle nostre e-mail ai nostri siti Internet e, ovviamente, il nostro linguaggio.
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Paolo Borzacchiello
Il codice segreto del linguaggio
Che parole servono in un mondo che ci costringe a parlare attraverso schermi di vetro, a mascherarci e a star lontani dagli altri?