“Parliamo del meteo”, mi ha detto un’amica con un sorriso triste, riferendosi ai suoceri. La maggior parte degli altri argomenti di conversazione – lavoro, salute, politica, persino i suoi figli – è diventata un terreno infido, in grado di rendere evidenti le spaccature ideologiche che si sono aperte tra lei e le persone che, un tempo, l’avevano accolta nella loro famiglia come se fosse una figlia.
In questi giorni, sembra che tutti ci siamo abituati al fatto di dover gestire persone così nella nostra vita – amici, familiari, colleghi, con i quali limitiamo, con attenzione, gli argomenti delle conversazioni. Forse sono solo delle superficiali conoscenze con cui ci intratteniamo sui social media, ma possono anche essere delle persone con le quali abbiamo una relazione più stretta. Sono disposto a scommettere che quasi tutti coloro che stanno leggendo questo volume conoscano qualcuno che ha manifestato un repentino cambiamento nelle sue convinzioni più profonde, in merito alla salute, ai media, al governo, all’industria farmaceutica, o ad altro ancora, nel corso degli ultimi anni. È possibile che tali individui non abbiano iniziato a credere all’improvviso che la terra è piatta (anche se accade a un numero sorprendente di persone); tuttavia, potrebbero benissimo negare l’esistenza del Covid-19, oppure pensare che si tratti di un’arma biologica. Potrebbero non riconoscere la legittimità delle elezioni presidenziali statunitensi del 2020, oppure pensare che sia stato il movimento Antifa a organizzare e mettere in scena l’assalto al Campidoglio. Potrebbero insistere raccontandovi la vera storia che sta dietro all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, al cambiamento climatico, agli eventi dell’11 settembre, oppure alla morte della principessa Diana. Alcuni potrebbero dichiarare, con convinzione, che tutti i vaccini fanno male. Altri pensano che gli antivax siano in realtà dei rettiliani che hanno escogitato un piano ingegnoso per distruggere l’umanità. (Ok, l’ultima versione è che quel piano sia stato messo a punto dalle persone che hanno ideato la campagna di ScienceSaves per promuovere i vaccini. Ma avete capito cosa intendo dire.)
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Dan Ariely
Come poteva quella persona credere a quella cosa?
Un viaggio personale e professionale alla scoperta delle false credenze e delle teorie del complotto. Un libro che ci aiuta a capire e a riflettere la natura delle nostre opinioni, come si formano e come le forze della disinformazione possono distorcerle.