La seconda idea che si intreccia con lo Slow Food è il potere di attingere alle innovazioni culturali collaudate nel tempo.
Nell’attivismo c’è la tentazione di proporre idee radicalmente nuove, perché questo conserva la possibilità utopica di una soluzione incontaminata.
Petrini ha riconosciuto, tuttavia, che quando si trattava di presentare un’alternativa accattivante al fast food, sarebbe stato saggio attingere alle culture alimentari tradizionali che si erano sviluppate attraverso la sperimentazione per tentativi ed errori nel corso di molte generazioni. Slow Food non si limita a promuovere pasti più lunghi, ma promuove uno stile di ristorazione comunitario che nei paesini italiani è stato comune per secoli. Non si limita a promuovere ingredienti più freschi, ma raccomanda piatti che la vostra trisnonna potrebbe aver servito. Secondo Pollan, le tradizioni che sono sopravvissute alla sfida dell’evoluzione culturale hanno maggiori probabilità di essere accettate.
Nel suo articolo del 2003, Pollan ammette di essere stato inizialmente scettico nei confronti di questo aspetto nostalgico del movimento, scrivendo all’inizio del suo saggio: “Gli Slow Foodies erano cultori del passato, ho pensato, che avevano tanto da contribuire al dibattito sul sistema alimentare quanto un incontro di appassionati di buggy whip potrebbe aggiungere al dibattito sui suv.” Tuttavia, quando ha imparato a conoscere meglio l’attivismo innovativo di Petrini, il suo atteggiamento è cambiato. Slow Food non guardava al passato per sfuggire al presente, ma per trovare idee che aiutassero a rimodellare il futuro. Pollan ritratta il suo scetticismo iniziale e ammette che il movimento ha un “contributo importante da dare al dibattito sull’ambientalismo e sul globalismo”.
Una volta isolate, le due principali idee di Petrini per lo sviluppo di movimenti riformisti – concentrarsi sulle alternative a ciò che non va e trarre queste soluzioni da tradizioni consolidate nel tempo – non sono ovviamente limitate al cibo in nessun aspetto fondamentale.
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Cal Newport
Come il pensiero lento può cambiare il nostro tempo
Una produttività più lenta e un'alternativa più sostenibile possono trasformare radicalmente il nostro approccio al lavoro e tutelare anche il nostro benessere psicologico.